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I semi di speranza

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08 Marzo 2024

Alcuni giorni fa abbiamo vissuto una bella e ricca esperienza di una settimana di missione a Locorotondo (Ba), un luogo bellissimo. Ora ci sentiamo come quei 72 discepoli che Gesù aveva inviato a due a due in missione e, una volta compiuta, rientrano e tornano da Lui pieni di gioia, raccontandogli tutto quanto avevano fatto e vissuto.

Il filo rosso che ci ha condotto è stato il tema della quaresima “attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà”, come a sottolineare che in un momento in cui la Chiesa sembra non incidere più, si possono cogliere i germi di speranza attorno a noi. Mi pare che fin dal primo giorno, nel momento del nostro invio, durante l’Eucaristia domenicale, abbiamo visto una Chiesa molto viva e gioiosa. Sono stati giorni intensi e con l’aiuto dei nostri Laici mmx abbiamo potuto incontrare diversi gruppi e persone, soprattutto bambini, adolescenti e giovani nelle scuole e nella parrocchia. Poi i gruppi di preghiera, i catechisti, gli educatori, alcuni anziani e malati, le coppie di fidanzati e sposati. Infine il consiglio comunale e le associazioni sociali.

Adattandoci ad ogni gruppo e distribuendoci nelle varie realtà, si sono proposte delle dinamiche che portavano a riflettere sulla situazione del mondo attuale. Abbiamo cercato di risvegliare quell’empatia verso la sofferenza, che spesso invece ci “rende esausti e insensibili” o a volte duri. Ormai, certe problematiche non commuovono più il nostro cuore, domina “la globalizzazione dell’indifferenza”, la cultura dell’individualismo, una realtà di schiavitù che ci allontana e ci divide perché cerca di “negare la fraternità”.

Questo ci ha portato a riflettere sul tema dell’incontro con l’altro, che avviene quando siamo consapevoli dei nostri limiti e fragilità, e sentiamo che abbiamo bisogno noi per primi dell’apporto dell’altro, di unire e integrare le nostre forze, le nostre creatività differenti. Abbiamo quindi affrontato l’aspetto delle culture diverse, del significato e valore dell’interculturalità. Durante questa settimana di missione non sono mancate condivisioni tra noi, forti testimonianze vocazionali e di missione, perché l’equipe di questi giorni era formata da alcuni missionari Saveriani, Comboniani e della Consolata, da due missionarie Saveriane e due della Consolata, e un’artista missionaria. E’ stata un’animazione organizzata dagli Istituti missionari presenti in Puglia, dai nostri Laici, e con l’accoglienza della Chiesa madre di Locorotondo, nella persona del parroco Don Stefano Bruno.

Alcune famiglie hanno donato il loro tempo preparando per noi i pasti o altri servizi vari. In questo modo ci hanno mostrato che la missione non è solo un compito di persone specializzate, ma di tutti, perché Gesù ci chiama tutti, ci coinvolge e ci fa partecipi nella Sua missione di Annuncio. Abbiamo vissuto le celebrazioni quotidiane e speciali della parrocchia, e personalmente mi ha impressionato la presenza attiva della gente, per l’interesse e il calore che trasmettevano, da cui traspariva la fede viva che rende festosa la liturgia. Posso dire che abbiamo visto i germi del Regno in questa comunità credente, quel terreno buono in cui i “semi di speranza” germogliano nell’accoglienza, nell’ospitalità e condivisione, nella gioia e libertà, nella comunione attorno alla mensa della Parola di Dio, e soprattutto attorno alla mensa del cibo offertoci con tanta fraternità e calore nelle loro case e famiglie.

Reyna

Tutti bei gesti di valori comunitari, di convivenza umana e fraterna che abbiamo contemplato, e dai quali noi missionari siamo stati beneficati. Si pensa che siano i missionari a dover “dare per primi” nel luogo dove arrivano (e a volte lo pensiamo anche noi), come se non avessimo bisogno di ricevere, di arricchirci, di convertirci anche noi. Invece, questa esperienza, ci lascia ancora una volta tale lezione: il Regno di Dio è già presente ovunque, e il suo Spirito lavora nel cuore degli uomini. Annunciare il Vangelo, quindi, non è in primo luogo insegnare verità e dottrine, ma scoprire, apprezzare, imparare e promuovere la bellezza dei “semi di speranza” che troviamo; partecipare dei dolori e delle gioie delle persone, delle loro lotte e speranza. Sono tutti atteggiamenti che manifestano la presenza di Dio come Padre e Madre. Se Dio è questo, allora siamo tutti una famiglia, fratelli e sorelle.

Grazie di cuore Locorotondo e in modo particolare alle nostre Laiche mmx, Antonella e Marina, che hanno organizzato e ci hanno accompagnato in ogni momento del nostro lavoro missionario. Gesù rinnovi e mantenga sempre gioiosa la vostra vocazione missionaria e la vostra comunità.

Reyna Hernandez Hernandez

Misionera Xaveriana, originaria de Huejutla Hidalgo, México. Estuvo varios años en Japón. Actualmente, se encuentra realizando la misión en Parma, Italia.