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Accoglierci diversi

Delia Guadagnini mmx
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15 Gennaio 2018

Sono arrivata nello Zaire, ora Congo, nel 1989, a 29 anni, felice di poter realizzare la vocazione che da anni avevo sognato. Da 10 anni facevo parte delle Missionarie saveriane, vivendo in comunità internazionali tra sorelle italiane, brasiliane, messicane, giapponesi. (…)

Anche nello Zaire mi sono ritrovata con sorelle di altri paesi, ma tutte eravamo in un altro paese, tutte ci siamo messe dentro allo sforzo di conoscere prima la lingua e la cultura, le abitudini, le usanze, e poi il cammino di inculturazione del vangelo iniziato anni prima.

In questi quasi trent’anni di vita missionaria, l’incontro-scontro con una cultura diversa, religioni diverse, abitudini diverse, mi ha veramente arricchita. Non è stato facile... La molla che fa scattare l’apertura e l’accoglienza del diverso è l’AMORE.

Per amore e con amore mi sono messa di buona lena nello studio serio della lingua.

Per amore e con amore ho cominciato ad ascoltare i bambini, miei primi maestri.

Per amore e con amore, andavo ai corsi di alfabetizzazione per le mamme, imparando anche i loro pensieri, modi di fare, sacrifici, i pesi che portavano.

Per amore e con amore ho cominciato a impegnarmi nelle attività della parrocchia e del villaggio, ascoltando molto, facendo domande, accogliendo i consigli, chiedendo scusa quando sbagliavo… Il diverso pian piano diventava la mia casa, la mia gente, il mio popolo.

Ho fatto i miei sbagli nei giudizi, ma quando la gente sentiva che volevo loro bene, tutto si è sciolto. Ci è voluta sempre, e a tutt’oggi, una buona dose di umiltà. Siamo e restiamo sempre ospiti, stranieri, di passaggio: occorre accettarlo con pace… Ciò che è importante è porsi sempre all’ascolto, essere aperti a imparare, collaborare, non sentirsi né protagonisti né maestri, né più bravi né migliori.

Quando la gente mi dice: “upo mmoja wetu”, che vuol dire “sei una di noi”, piango... e ringrazio il buon Dio. E’ per me il più bel complimento, che vale molto di più di tutto l’oro delle miniere qui nel Sud Kivu.

Il Vangelo è quotidianamente la sorgente a cui attingere: lì, ciascuno di noi, ogni cultura guarda a Gesù Cristo, al suo stile di vita su questa terra, a quel che pensava, a come agiva, a quel che diceva.

Delia Guadagnini. Uvira RD Congo, 2017